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bioArgomenti>bioDiscipline>Aura-Soma>Intervista a Claudia
 
Aura-Soma

Aura-Soma, una conversazione tra Claudia Booth e Avani.

 

In questi grigi giorni autunnali gli incredibili colori degli alberi, fiammate rossastre e dorate nel paesaggio, mi fanno desiderare di parlare di Aura-Soma, un bellissimo sistema per lo sviluppo della consapevolezza, che unisce l’energia e le frequenze della luce e dei colori a quelle delle gemme, dei minerali e delle piante. Nacque negli anni ottanta grazie alla ispirazione di Vicki Wall, una chirurga podologa e farmacista Inglese che aveva ricevuto dal padre, Maestro di Cabala, il dono della chiaroveggenza e l’antica conoscenza di Paracelso sulla legge della Segnatura delle piante.

Claudia Booth e suo marito Mike, direttore di Aura-Soma, hanno ricevuto da Vicky l’eredità di trasmettere ed espandere la sua visione nel mondo, ed è quello che stanno facendo con i loro insegnamenti. Claudia è ora qui in Italia ad insegnare per la prima volta un corso che si chiama Cpacità di Presentazione Personale per Insegnanti e fa parte del sistema di formazione.

Come partecipante di questo corso, in quanto insegnante, ho avuto l’opportunità di intervistare Claudia per Spirito Libero e fare alcune domande su di lei, Aura-Soma e questo corso in particolare.

A-Claudia, puoi introdurre Aura-Soma ai lettori di questa rivista e dirci qualcosa sull’ispirazione che ti ha mosso nella vita, la passione, la ricerca che alla fine ti hanno portato ad Aura-Soma e a dove sei ora?

C-Aura- Soma è una opportunità di offrire qualcosa di grande valore per molte persone, la possibilità di riconnettersi alla loro natura essenziale. I colori sono un approccio diretto al riconoscimento di qualcosa di meno superficiale, sono un riflesso diretto di ciò che siamo. E’ un approccio amorevole, gentile e non intrusive. Noi selezioniamo i nostri colori, quelli che ci attirano di più, e quindi è veramente una opportunità di prenderci la responsabilità del nostro benessere e darci una visione profonda del modo di regire che abbiamo imparato, così da diventare più consapevoli e portare più qualità alle nostre relazioni, in ogni momento.

E questa ricerca per la possibilità di una maggiore consapevolezza e riconoscimento di chi siamo e perchè siamo qui è iniziata molto presto nella mia vita. Da quando avevo 8 anni facevo sempre domande sul perchè siamo qui, perchè iI cielo è blu. E la gente si innervosiva alle mie domande. Ero solita andare in chiesa- mi portavano alla Cattedrale di Saint Paul- e pensavo che forse Dio avrebbe risposto, ma nulla in parole mi arrivava come risposta. Ma poi ebbi due momenti speciali mentre mi trovavo in Canada, che mi fecero vedere e sentire la natura come una immense cattedrale che cantava.

Una sera, all’imbrunire, stavo camminando per la strada e guardavo alle case e agli alberi e a come con i rami creassero quasi le navate di una cattedrale, la struttura di Saint Paul che bene conoscevo, ed erano la casa di Dio.

A-Per te fu la comprensione di come lo spirito viva nella natura e ci parli di Dio, come Dio è ovunque e non solo dentro Saint Paul.

C- Sì e poi ci fu un’altra rivelazione. Ero con alcuni amici in una casa di vacanza, sulla penisola di un lago canadese…una notte guardai fuori perchè era come se ci fosse della musica nell’aria, ma non era una musica umana, e potei vedere le luci del nord (aurora boreale)..non le avevo mai viste prima..era come se Dio avesse preso un grande pennello e in modo irregolare avesse creato degli enormi cerchi in cielo, con un grande buco nel mezzo, come I vecchi edifici nella Roma antica che avevano un buco al centro..ed era enorme, 5 volte la grandezza del lago..e si trattava di un grande lago. Per me era come la cattedrale di Saint Paul, dove mi portavano da piccola,..ma attraverso il buco potevo vedere le stelle..non era come una cattedrale terrestre..Saint Paul è stata fatta da uomini, gli alberi della prima esperienza erano il prodotto della natura.. questa era una cattedrale cosmica..nel cielo..molto oltre gli alberi e si potevano vedere le stelle.

A-Quindi è stato sempre attraverso la natura che sei venuta in contatto con qualcosa di più grande, la natura divina dentro e fuori di te ?.

C-Si..forse questo mostra un mio aspetto pagano.

Ricordo anche quando seguivo delle lezioni per la Confermazione a San Francisco (appartenevo alla Chiesa Episcopale, una versione Americana della Chiesa d’Inghilterra) e il nostro insegnante, un uomo molto profondo che era anche l’organista della nostra chiesa e insegnava musica all’università di San Francisco, ci diede una bella spiegazione di Dio.

Allora ricevetti la Confermazione dal Vescovo Pike, il Vescovo di San Francisco. Più tardi il figlio si suicidò e questo fu molto devastante per lui..Ma fu prima probabilmente che lui ammise pubblicamente di non credere e di non comprendere la Trinità. Non la capivo nemmeno io…come si può essere Uno e Trino.?.Da allora in qualche modo sono arrivata al punto di comprendere quella possibilità..nel senso che siamo tutti uno..ma allora...Ci furono dei problemi per il Vescovo perchè per ricevere la Confermazione bisogna recitare il Credo. Così domandai al Curato, al Vicario, ma nemmeno loro erano in grado di dare spiegazioni.

Il punto a cui voglio arrivare è che una riconciliazione del tutto mi arrivò da qualcosa che il mio insegnante di Confermazione mi disse citando il Gesuita Paul Tellek: Dio è alla base del’essere e per spiegare questo usò la metafora della lavagna. Questa è una lavagna e ogni cosa che esiste è il gesso e quello che viene scritto sulla lavagna e la lavagna è Dio. Dio è in ogni parte di ogni atomo…anche questo in qualche modo è pagano.

A-Ma questo ci riporta alla trinità dei colori primari in Aura-Soma. Dio, la Luce, che si esprime in una trinità di colori primari e da lì la manifestazione di tutti gli altri colori, secondari e terziari, si dispiega nell’ arazzo della vita.

C-Sì e anche la scienza con Einstein ha detto che la materia è luce che vibra a frequenze diverse. ..E’ qualcosa di molto unificante e può solo portare al fatto che le persone si rispettino e si prendano cura uno dell’altro. Mi piace pensare che quello che Aura-Soma offre è un riconoscimento della nostra fratellanza e sorellanza. E prendendoci cura l’uno dell’altro cominciamo a prenderci cura della terra che ci nutre, a prenderci cura di quello che compriamo...organico e prodotto localmente.. e della qualità che mettiamo in quello che facciamo.

Mi piace pensare che possiamo insegnare questo tipo di cura agli studenti e loro la possano portare nella pratica di quello che fanno e anche questo fa parte del PPS, il corso di Capacità di Presentazione Personale..

Un’altra cosa importante per me fu che quando mi trasferii dall’Inghilterra al Canada molte delle cose ordinarie, importanti socialmente e culturalmente, venivano insegnate in maniera diversa e dovetti staccarmi da quello che avevo imparato e pensavo fosse importante..Il Canada aveva altre modalità di apprendimento e apprezzamento della vita anche se a prima vista potevano sembrare molto simili.

L’essermi dovuto staccare in maniera radicale, molto presto nella mia vita, ha fatto sì che non prendessi mai troppo seriamente la vernice culturale e volessi guardare più da vicino al perchè e al per che cosa siamo qui.

A-Quindi visto che quando eri piccolo irritavi le persone con le domande che ponevi…hai dovuto trovare le risposte da sola e alcune venivano dalla natura.

C-Non ho trovato alcuna risposta

A-Ma forse quello che ti ha ispirato in questa ricerca è stato anche l’incontro con Vicky ed Aura-Soma. Vuoi parlarcene?

C-Aura-Soma venne molto dopo e non fece che confermare quello che già sapevo. Non appresi cose nuove attraverso Aura-Soma ma imparai che Aura-Soma le insegnava in un modo a cui le persone si aprivano..ed era un modo molto piacevole. Fu una conferma..come quando oggi parlavo dell’ E O Lium (esercizio di inspirazione ed espirazione e visualizzazione) e dell’Euritmia Antroposofica, come si confermino una con l’altra..così avvenne la stessa cosa tra la mia comprensione della nostra natura energetica, la nostra natura psicologica e la nostra natura sottile in particolare e il modo in cui Vicki riconosceva chi eravamo. Così Aura-Soma e il lavorare con le bottiglie era un modo molto bello per raggiungere le persone e portare chiarezza dove c’era confusione e un senso di comunità dove prima c’era stato solitudine ed isolamento.

A-Vuoi aggiungere qualcosa su come questa comprensione si sia sviluppata ancora di più e sulla evoluzione di Aura-Soma dal momento in cui incontrasti Vicki e parlarci del grande compito a cui ti sei dedicata, che ha portato alla espansione del sistema e alla nascita di ASIACT, l’Accademia del Colore, un modo di riunire insieme la comunità di insegnanti e consulenti ed espandere la loro bellezza e creatività dando loro spazi di condivisione?.

C-E’ stato un processo molto lento …mi sono stupita nel vedere quanto lentamente le cose si dispieghino a quel livello , portare quell tipo di chiarezza alla struttura..ma è stato un processo molto importante e penso sia l’unico modo per proteggere il messaggio essenziale che sta sotto ad Aura-Soma, poichè ci tocca tutti molto profondamente e in maniera unica. E così quelli che vogliono portarlo fuori e descriverlo ad altri hanno bisogno di riconoscere che abbiamo tentato di trovare la forma che mantenga quel potenziale di toccare tutti..se diventasse limitato da certi linguaggi non avrebbe più lo stesso impatto ed attrattiva. Abbiamo quindi fatto di tutto per non connetterlo con alcuna religione o culto specifico, per aiutare le persone a vedere piuttosto che.. come dice il Dalai Lama, questo approccio alla nostra umanità, questo approccio al nostro spirito, non ha nulla a che vedere con la religione ma in realtà tocca molte religioni.

Così molte persone vengono ad Aura-Soma con una tradizione ed Aura-Soma arricchisce la loro comprensione. Sia nel caso si distacchino da quello che hanno imparato o siano ancora molto dentro al riconoscimento dei valori della tradizione trasmessi loro dalla loro cultura e genitori, Aura-Soma li aiuta a guardarli da una prospettiva più oggettiva e realmente a riconoscere il messaggio che Aura-Soma porta, il potenziale di essere oggettivi sulla nostra posizione nell’universo.

A-Mi piace quello che stai dicendo specialmente in relazione alla parola Aura-Soma perchè dentro Aura abbiamo UR che può essere Religione o Ricordo Universale, muoversi verso qualcosa di più grande che unifichi il tutto, un campo di coscienza unificato.

C-E poi abbiamo l’OM in Soma, il suono universale, l’energia dell’essenza universale che tutti condividiamo.

A-Un riconoscimento di chi siamo dunque e questo ci porta a parlare del fine di questo corso, il PPS, e del suo valore in relazione al ricordo universale.

C-Stai toccando molti punti..uno dei primi è che introduciamo queste idee nel Livello 1 e Livello 2 ma pare che la maggior parte degli studenti si focalizzi di più sulla struttura, il linguaggio, le idee, l’informazione intellettuale che viene presentata loro piuttosto che vedere cosa Aura-Soma stia mostrando loro, il fatto che il colore ha toccata la loro essenza..e quel riconoscimento, quello che hanno provato viene in qualche modo perduto nella fretta di imparare il linguaggio. Così nel corso PPS ci prendiamo un momento di respiro, per guardare con più attenzione al linguaggio che c’è dietro e al modo di praticare qualcosa di diverso nella nostra vita, portare una connessione con la nostra essenza. E l’altra parte del PPS è che quando facciamo quella connessione cominciamo a relazionarci agli altri esseri umani da una prospettiva nuova e diversa.

Così non si tratta di competenze superficiali o di pulizia ed igiene o il modo in cui muoviamo le mani o le parole che usiamo quando parliamo a qualcun altro ma della qualità che portiamo a quel momento..gli insegnanti naturalmente sanno questo perchè vengono da una sequenza di corsi di formazione ma i Livelli 1 o 2 non offrono questo in maniera pratica. Così il PPS è lì per offrire agli studenti questo riconoscimento più da vicino. Così non stiamo cercando un nuovo linguaggio o nuove idee ma ritorniamo a vedere ciò che sta dietro, la qualità essenziale dei corsi di Livello 1 e 2, per poter riconoscere come metterla in pratica, momento per momento, nella nostra vita.. o almeno lo spero.

A-Di ciò che abbiamo fatto in questi giorni quello che mi è piaciuto di più è questo aspetto che hai appena sottolineato..vedere la bellezza e l’unicità delle persone nel modo in cui riconoscono la loro essenza e la presentano l’uno all’altro. ..come quella bellezza susciti curiosità negli altri che vogliono saperne di più e avere altri momenti di condivisione e come al contempo in quella bellezza essi vedano un riflesso della loro.

C-E’ bello ricevere questo feedback. Questa era la mia intenzione nel momento in cui il corso è stato creato, la speranza che questo potesse accadere.. e quando portiamo la qualità in ogni momento andiamo ad accendere una scintilla negli occhi della persona con cui siamo.

A-E quella qualità ce l’hai mostrata specialmente durante le meditazioni che ci insegnano ad essere presenti a quello che siamo, ci insegnano ad essere centrati prima di fare una presentazione. Così presenza, coscienza e sviluppo della consapevolezza sono parole chiavi in Aura-Soma e di grande aiuto per le persone in questo momento in cui ci stiamo avvicinando alla conclusione di un ciclo e all’apertura di un altro. Aura- Soma in quanto strumento per lo sviluppo della consapevolezza può essere vista come il ponte arcobaleno oltre al 2012.

C-Come guardiamo al nostro riflesso nella nostra scelta di colore, possiamo vederci più chiaramente senza giudizio, con oggettività, e possiamo cominciare a riconoscere i nostri doni invece che costantemente flagellarci..possiamo lasciar andare i vecchi schemi gentilmente e cominciare a praticarne di nuovi con consapevolezza.

A-..e se facciamo questo con noi stessi c’è la speranza che lo facciamo con gli altri, e in questo modo un cambiamento e una crescita di coscienza possono accadere..

C-Praticando in classe, guardando alle consultazioni, alle nostre bottiglie, ai nostri doni, abbiamo la possibilità di notare come queste cose affiorino nella nostra vita e allora abbiamo la scelta di quali schemi praticare.

A-Vuoi aggiungere qualcos’altro di più personale nel tuo viaggio con Aura-Soma, che può far capire iI valore di quando qualcosa è vissuta nella vita con integrità, nelle proprie scelte quotidiane?

C-Mi fai pensare come Mike e io abbiamo consapevolmente scelto di far sì che ogni ingrediente dei prodotti che facciamo a Tetford sia il più naturale ed integro possible. Quindi siamo costantemente alla ricerca di una qualità sempre maggiore di ciò che compriamo, se è possible di produzione bioogica, e recentemente abbiamo acquistato della terra, parte come strumento educativo, per mostrare alle persone che vengono a visitarci come sia possible far crescere delle cose e prendersi cura della terra e delle piante in un modo naturale e che porti benessere. Così pure quando le persone vengono a Dev Aura serviamo solo cibo vegetariano per mostrare loro quanto possa essere delizioso e come non si elimini solamente la carne ma si offra delle proteine secondarie e le si combini per creare l’equivalente delle proteine primarie complete.

Tutto aiuta a farci diventare più consapevoli della decisioni che prendiamo sia che si tratti di relazioni o del cibo da comprare…latte biologico, verdure biologiche, più prodotti locali mangiati nella loro stagione. Ritornare ad una maggiore consapevolezza delle stagioni e della natura, a come si succedano e stare in armonia e nel flusso con loro..che naturalmente è il motivo per cui tu hai sviluppato il Sincronario Maya..A me piacerebbe, come primo passo, portarli a vedere dove è la luna, settimana per settimana e a come ci influenzi....non ho avuto ancora il tempo di farlo.

A-Quindi la nuova terra come una opportunità per quello che hai appena detto ma anche per portare le persone a meditare su certi punti energetici

C-Sì portiamo le persone che vengono a fare gruppi a sperimentare il sentiero dei Chakra e quello che avviene mentre lo facciamo è che impariamo quanto l’energia dell’ambiente ci influenzi. Ci connettiamo con iI nostro corpo fisico interiormente e vediamo come cambi a secondo di dove siamo nel paesaggio. E vediamo anche come la nostra presenza e la consapevolezza che portiamo al paesaggio influenzi pure la terra.

A-E questa è un’altra parte importante della storia di Aura-Soma, poichè ogni volta che offriamo un Pomander o una Quintessenza ( prodotti che lavorano sul campo elettromagnetico, eterico ed astrale), prima la offriamo a madre terra, stabilizzando non solo il nostro campo elettromagnetico ma anche il suo.

C-Mike dice che questo sistema dei chakra nella fattoria ci aiuta a connetterci di più con il corpo emozionale in noi e nella terra e a portare più consapevolezza su come sviluppiamo le nostre emozioni. Come abbiamo sviluppato il nostro intelletto possiamo ora portare più consapevolezza e un approccio più positivo alle nostre emozioni.

A-Sarebbe bello se su questo punto Mike ci desse un suo contributo. Grazie intanto Claudia per averci dato il tuo tempo, anche da parte della redazione.




 

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