Un
po' di storia dell'olio mediterraneo
per eccellenza: "l'olio d'oliva" L'olivo
e' un albero antichissimo: esisteva
gia' ai tempi della preistoria, e
se ne trovarono tracce nella tomba
del grande faraone Tutankhamen, nell'antico
Egitto.
Secondo le Sacre Scritture, era proprio
un ramoscello d'olivo quello che portava
nel becco la colomba che ritorno'
verso l'Arca di Noe' dopo il diluvio.
Conosciuto come un albero immortale,
potenzialmente indistruttibile; nel
folklore mediterraneo e' tradizione
dire che gli esemplari piu' antichi
siano nati ai tempi di Omero.
Si puo' ben affermare che il leggendario
albero di ulivo e l'olio ricavato
dai suoi frutti hanno accompagnato
la storia dell'umanita': 8000 anni
fa l'ulivo veniva gia' coltivato in
Medio Oriente e le prime coltivazioni
si ebbero molto probabilmente in Siria
o a Creta.
I Fenici in seguito diffusero questa
coltivazione su tutte le coste del
Mediterraneo, dell'Africa e del Sud
Europa.
Con i Greci le coltivazioni di ulivo
divennero sempre piu' numerose. Narra
un antico mito greco che Athena, dea
della saggezza, creo' l'albero d'olivo
come simbolo di pace e di vittoria,
per questo divenne la patrona della
citta' di Atene vincendo il suo temibile
rivale, Poseidone, dio del mare.
Furono tuttavia i Romani che provarono
a coltivare in ogni territorio conquistato
questi frutti polivalenti, trascurando,
a volte, le coltivazioni gia' esistenti
dell'Italia meridionale.
In molti casi i Romani ordinarono
alle popolazioni conquistate il pagamento
dei tributi sotto forma di olio di
oliva. Sempre i Romani riuscirono
a costruire i primi strumenti per
la spremitura delle olive e a perfezionarne
le tecniche per conservare l'olio.
Fin dall'inizio l'ulivo e i suoi frutti
sono stati presenti nella storia degli
uomini sia nei riti sacri sia nella
vita quotidiana, l'olio, infatti,
fu utilizzato non solo per arricchire
gli alimenti, ma anche nei massaggi,
nella cosmetica e, addirittura, antichi
rituali contro il malocchio prevedono
l'uso dell'olio d'oliva. L'albero
di olivo e' sempre stato venerato
dai popoli del Mediterraneo, per i
quali spesso era la principale fonte
di sostentamento. Gia' nei tempi antecedenti
al Cristianesimo simboleggiava la
rinascita e la fertilita'.
In era cristiana, fu correlato ai
sacramenti della Cresima e dell'Estrema
Unzione.
In passato in certi remoti villaggi
era usato dai contadini come combustibile
per le lampade, come medicamento per
ustioni, ferite e come afrodisiaco.
Nei poemi omerici l'olio era descritto
come usato esclusivamente per la pulizia
e l'igiene.
Gli antichi Romani classificavano
l'olio di oliva in cinque qualita':
"oleum ex albis ulivis"
proveniente dalla spremitura delle
olive verdi, "oleum viride"
proveniente da olive raccolte a uno
stadio piu' avanzato di maturazione,
"oleum maturum" proveniente
da olive mature, oleum caducum"
prove- niente da olive cadute a terra,
e "oleum cibarium" proveniente
da olive quasi passite, destinato
all'alimentazione degli schiavi.
I numerosi utensili per la raccolta
e la spremitura delle olive, rinvenuti
dagli archeologi in vari scavi nell'area
mediterranea, nonché diversi
passaggi della Bibbia e del Corano
dimostrano l'importanza storica di
questo frutto e del lavoro degli uomini
per trarre da esso il suo prezioso
nettare.
Anche all'alba del terzo millennio
l'olio di oliva costituisce un prodotto
carico di misticismo e soprattutto
un componente fondamentale della ormai
famosa dieta mediterranea, una moda
di cui molti esperti attestano gli
aspetti benefici per la salute.
Una semplice insalata condita con
olio d'oliva, o una frittura, acquistano
un gusto singolare e unico, che evoca
magicamente il sole caldo e i profumi
fragranti delle colline mediterranee.
Il sapore delle olive e dell'olio
varia a seconda a regione di produzione.
Le olive aromatizzate con erbe o aglio
sono un ottimo antipasto.
Le olive nere hanno un gusto piu'
intenso e sono ingredienti fondamentali
in cucina se si vogliono riprodurre
il sapore dei piatti tradizionali
mediterranei.
La scelta dell'olio e' ardua come
per un buon vino.
Molti preferiscono l'olio verde e
denso usato, nella cucina greca, con
un gusto molto intenso che tende a
sopraffare quello di ingredienti delicati
e di conseguenza non si adatta a qualsiasi
preparazione gastronomica.
Come per il vino si dovrebbero sperimentare
varie qualita' di olio d'oliva prima
di decidere l'abbinamento giusto con
il cibo, e come il vino, anche il
gusto dell'olio d'oliva varia secondo
le annate. In questi ultimi tempi
si sta formando una cultura dedicata
all'uso corretto dell'olio d'oliva;
assistiamo cosi' alla nascita di distinzioni
non solo per annata ma anche per crû,
cioe' per provenienza regionale e
in particolare di ben definite zone
all'interno delle regioni stesse.