In
giapponese, shiatsu significa "pressione
digitale". Si tratta di un massaggio che
comporta 1'uso di varie tecniche, quasi tutte
implicanti una decisa pressione su vari punti
e zone della cute, noti come sentieri meridiani
e tsubo, vale a dire punti pressori. Molti di
questi sono tutt'uno con i punti agopuntorei,
per questo lo shiatsu e' spesso indicato anche
come massaggio agopressorio. Sia l'agopuntura
sia lo shiatsu si basano sulla stessa concezione
medica, dal momento che entrambi mirano a promuovere
un miglioramento della salute stimolando il flusso
di energia "Chi" o "Ki".
Lo shiatsu e' stato usato in Oriente per secoli
come semplice trattamento familiare, essendo di
solito praticato tra membri di una stessa famiglia.
E' un tipo di massaggio che non comporta difficolta'
esecutive di sorta e al quale si puo' fare ricorso
anche per ridare energia a una persona stanca,
o per attenuare le sofferenze fisiche in caso
di malattia. Da quando e' stato introdotto in
Occidente, ed in particolare da dieci anni a questa
parte, lo shiatsu e' stato studiato ed appreso
da migliaia di persone che lo praticano principalmente
tra le mura domestiche. Un esperto di shiatsu,
con una lunga esperienza al suo attivo, e' in
grado di trattare malattie specifiche e di stimolare
singoli organi corporei intervenendo sullo tsubo
adeguato; ma anche un principiante puo' ottenere
buoni successi effettuando un massaggio corporeo
generico. Per quanto riguarda 1'esatta localizzazione
degli tsubo e dei percorsi dei meridiani agopuntorei,
numerosi libri che trattano di shiatsu e agopuntura
possono essere di valido aiuto. Inoltre, nelle
grandi citta' esistono centri in cui sono tenuti
corsi di shiatsu. Al pari di ogni altro massaggio,
questo non puo' essere inteso quale una "cura"
in sé e per sé, avulsa da una dieta,
da un'attivita' e da un atteggiamento adeguati.
Puo' essere uno strumento che permette di capirci
meglio, in quanto praticandolo utilizziamo la
nostra innata capacita' di guarigione: una capacita'
che tutti hanno, ma che di rado e' riconosciuta
ed esercitata. Nel momento in cui non ci sentiamo
bene, istintivamente posiamo la mano sul punto
dolente; e quando un bambino si e' fatto male,
una semplice carezza da parte della madre puo'
bastare a calmare il dolore. Lo shiatsu non fa
che dilatare questo procedimento, servendosi,
a tale, scopo d'interventi manuali su zone in
cui 1'energia corporea, ovvero il ki, fluisce
con il massimo vigore.
L'energia
ki
L'esistenza
dell'energia ki e' nota da tempo immemorabile,
variandone solo le designazioni: kundalini, chi,
energia elettromagnetica, energia orgonica o addirittura
volonta' divina. Essa circola in tutto il corpo
attraverso appositi canali, esattamente come il
sangue, la linfa, gli impulsi nervosi. I canali
in questione sono stati mappati migliaia d'anni
prima dell'era cristiana dagli antichi medici
indiani, cinesi e giapponesi, e la precisione
di queste mappe e' oggi confermabile mediante
il ricorso a strumenti atti a misurare la resistenza
elettrica sulla superficie cutanea. La sensitivita'
dell'operatore, com'e' ovvio, costituisce un valido
ausilio per chi pratica lo shiatsu. Chi pratica
shiatsu dovrebbe essere in buona salute, attivo,
avere un atteggiamento positivo. La sensibilita'
che permette di "sentire" il ki di una
persona non deriva soltanto dalla pratica di questo
tipo di massaggio, ma e' frutto anche di uno stile
di vita adeguato. Il ki fluisce ininterrottamente
nell'organismo, vivificandolo insieme con il cibo
che ingeriamo, con 1'acqua che beviamo e con 1'aria
che respiriamo. Nel momento in cui il corpo e'
ben nutrito, attivo e agile, il flusso del ki
avviene senza ostacoli; se invece il corpo e'
rigido, inattivo e ipernutrito, il fluire del
ki e' ostacolato e ci si sente pesanti e a disagio.
La funzione dello shiatsu, come quella dell'agopuntura,
consiste nello stimolare il ki, e da questo punto
di vista si deve considerare come un primo un
trattamento sintomatico, non escludendo che 1'individuo
malato riveda il proprio modo di vivere, eliminando
la causa fondamentale dello stato patologico.
Tutti gli organi possono essere classificati come
yin e yang secondo la struttura. Gli organi compatti
sono prevalentemente yang, gli organi cavi prevalentemente
yin. Il flusso del ki attraverso gli organi e'
antagonistico rispetto alla struttura; in altre
parole, il ki e' yin per gli organi yang e viceversa.
Il processo vitale
che avviene all'interno del corpo umano e' uno
straordinario insieme di movimenti spiraliformi.
Gia' dalle prime fasi dello sviluppo, l'embrione
assume l'aspetto di una spirale di Archimede,
forma, questa, comune a parecchi esseri viventi,
seguendo una direttrice innata, che si ritrova
eguale nei moduli di crescita, anch'essi spiraliformi,
dei capelli, nelle linee concentriche sui polpastrelli,
nella struttura del muscolo cardiaco e d'altri
organi, nella forma dell'orecchio interno, e,
osservando bene, in ogni elemento dell'organismo
umano. Il modulo spiraliforme rappresenta "l'immagine
energetica" delle forze vitali che ci plasmano.
Principi
generali per l'uso dello shiatsu 1. Chi pratica il massaggio dev'essere
in buona salute, calmo e cosciente. 2. Nel caso in cui il massaggio e' praticato
su un individuo seduto, questo deve stare con
la spina dorsale, se e' possibile, perfettamente
diritta. 3. La stanza in cui avviene il trattamento
deve essere silenziosa, ben arieggiata. 4. Gli indumenti, e' meglio che siano comodi
e fatti di fibre naturali (quelle sintetiche disturbano
il flusso del ki). 5. Bisogna conoscere i principi dello yin
e dello yang e le loro applicazioni alla dieta,
alla diagnostica e alla clinica. 6. Il movimento pressorio deve essere adeguato
alla persona sottoposta a trattamento, prestando
particolare attenzione alle articolazioni e al
volto. 7. Si deve usare l'intuizione: il massaggio
e' un'arte naturale, e ognuno sa istintivamente
come praticarlo, dopo aver seguito una buona scuola
dove, oltre ad imparare la tecnica, si riscoprono
i nostri potenziali energetici.