Pianta
erbacea perenne di natura spontanea
originaria del bacino Mediterraneo
di coltivazione antichissima.
In Italia e' un legume scarsamente
utilizzato, tranne che in alcuni
piatti tipici liguri, nel centro
Italia dove si mangiano fresche
con il pecorino e nel meridione.
In Puglia e Lucania le fave
secche decorticate si mangiano
ancora oggi secondo un'antica
ricetta (cotte, passate al setaccio
e condite con erbe aromatiche
ed olio extravergine d'oliva,
accompagnate da un contorno
di ortaggi di stagione) che
probabilmente risale all'Egitto
dei Faraoni. In Oriente ed in
Africa sopravvivono gli estimatori
di questo legume, dove fanno
ad esempio il "medames"
che e' uno stufato condito con
olio succo di limone ed aglio
e va servito bollente. Anche
le fave sono ricche ferro, fosforo,
calcio e di vitamine del gruppo
B. Le fave, in special modo
fresche, possono provocare nelle
persone carenti di un enzima
nei globuli rossi (la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi),
una forma di anemia chiamata
favismo, diffusa in alcune aree
geografiche tra cui il sud Italia
e la Sardegna. Secche, per essere
consumate devono rimanere in
ammollo per circa sei ore e
cuocere per circa un'ora.